Milano, 27 Aprile 2016
Milano – elezioni amministrative 2016
Il 10 marzo 1946, per la prima volta, le donne si sono recate alle urne per esprimere il proprio voto e hanno potuto a loro volta essere elette.
A 70 anni da quella data, che tanto ha significato per la storia del nostro Paese, sei associazioni che si occupano di diritti delle donne – DonneinQuota, Articolo 51, Fermati Otello, Pari o Dispare, Rete per la Parità, Corrente Rosa e Mopi – hanno organizzato Il progetto #GenderQuestionTime, con l’obiettivo di educare la politica alle tematiche di genere e ricordare ai candidati che il cinquanta per cento del loro elettorato è composto da donne che vivono, studiano, lavorano, hanno famiglia, a Milano, le cui esigenze devono essere prese in considerazione.
La partecipazione delle donne nella politica, come elettrici o come elette, non è soltanto questione di percentuali o di apparenza, ma è necessaria per assicurare che le loro istanze, posizioni, idee e progetti siano egualmente rappresentati dalla politica e dalle istituzioni.
Questo è vero tanto a livello nazionale quanto a livello locale.
Nell’ambito di una campagna elettorale che diventerà sempre più intensa, dunque, vogliamo fare in modo che i candidati si esprimano chiaramente sugli strumenti che intendono adottare al fine di tenere in considerazione i diversi impatti delle proprie decisioni sui cittadini e sulle cittadine milanesi, sulla presenza effettiva di donne negli organi di governo della città, sulle misure contro la disparità e contro gli stereotipi di genere.
Nel 2011 la campagna elettorale PisapiaxMilano ha visto una grande partecipazione e contributo proprio delle donne milanesi, che non casualmente sono state tra le maggiori sostenitrici (ed elettrici) del Sindaco uscente: il programma dell’allora candidato sindaco, al primo punto, dichiarava che “la nuova Amministrazione orienterà tutte le politiche comunali verso l’uguaglianza tra uomini e donne”.
Alle porte delle elezioni 2016, l’esigenza di garantire che si tenga in considerazione, in tutte le decisioni politiche, del diverso impatto che le stesse possono avere sulle donne e sugli uomini, continua ad essere fondamentale. E questo per evitare di rafforzare disparità esistenti, nonché per garantire una maggiore efficacia e qualità delle politiche pubbliche.
Il progetto si sviluppa in due fasi:
1. video-intervista a tutti i candidati Sindaco, ai quali saranno proposte le medesime domande. Le interviste saranno pubblicate sul sito delle associazioni partecipanti e su you tube
2. Confronto “all’americana” tra tutti i candidati, che avranno a disposizione un tempo limitato per rispondere alle domande della moderatrice e del pubblico e per replicare ai propri avversari.
L’evento #GenderQuestionTime
Il 6 maggio alle 20.30 allo Spazio Tadini di via Niccolò Jommelli 24 a Milano, i candidati verranno messi a confronto con un’intervista in stile americano durante la quale gli stessi avranno 2 minuti per esporre sinteticamente le proprie idee e progetti in relazione alle tematiche di genere, e un minuto ciascuno per rispondere alle domande del pubblico. Ogni candidato avrà altresì a disposizione 1 minuto per replicare agli avversari.
Il GenderQuestionTime è aperto al pubblico, che potrà partecipare proponendo domande o tematiche di discussione.