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Aggiornamento del 22 gennaio 2020

#Sanremo #SessismoinRai #PariDignitaaConduttricieConduttori #NoTrapper

A seguito della lettera di protesta inviata alla Rai il 17 gennaio u.s., Donne in Quota e Rete per la Parità hanno avuto ieri un incontro in Rai a Roma che ha avuto un esito incoraggiante.

Le nostre richieste erano tre:

- smentita delle dichiarazioni sessiste di Amadeus
- riequilibrio dei ruoli delle co-conduttrici
- attenta valutazione degli ospiti invitati

Le risposte della Rai sono state:

- nei fatti il Festival dimostrerà l'impegno per la diffusione di un'immagine non stereotipata delle donne e per il rispetto del Contratto di servizio 2018-2022
- la valorizzazione artistica delle co-conduttrici è già in atto
- l'azienda sta valutando le azioni più opportune in merito alla presenza del trapper


Ancora una volta la Rai ha dimostrato ascolto nei confronti delle richieste delle nostre associazioni, impegnate da anni contro il sessismo nei media, a partire dalla tv pubblica.
Le due Associazioni si impegnano a monitorare con attenzione il Festival 2020 per verificare che le promesse vengano mantenute.
Contemporaneamente DonneinQuota e Rete per la Parità scriveranno al MISE, all’AGCOM e alla Commissione parlamentare di vigilanza affinché, avvalendosi anche della Commissione paritetica MISE RAI prevista dal Contratto, siano messe in atto le azioni di vigilanza e controllo nel rispetto dei ruoli di competenza.


contatti: cell. 3356161043


COMUNICATO STAMPA

FESTIVAL DI SANREMO 2020 – NON BASTANO LE SCUSE, NECESSARIE MODIFICHE AL PROGRAMMA

Quanto preannunciato da Amadeus alla conferenza stampa di presentazione del Festival 2020, per la prima volta in assenza del Direttore di Rete, non rispetta il Contratto di Servizio Pubblico 2018-2022 tra la Rai e il MISE per molti motivi ed è completamente disatteso l’articolo 9 – Parità di genere.

Donatella Martini, Presidente di DonneinQuota dichiara: “Una RAI in crisi per il voto spaccato nel C.d.A. sulle proposte delle nomine dei direttori delle reti e dei generi, non riesce a gestire la preparazione del Festival; tutto sembra essere lasciato nelle mani del direttore artistico e conduttore. Il Regolamento del Festival è stato più e più volte modificato e la versione definitiva pubblicata solo ieri su rai.it/programmi/sanremo/”.

Rosanna Oliva, Presidente della Rete per la Parità, preannuncia iniziative e azioni a contrasto delle pratiche discriminatorie di genere nel Festival, nel rispetto del Contratto di Servizio, a iniziare dalla richiesta di intervento immediato della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai e della Ministra alle Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti e aggiunge: “Con la lettera delle due associazioni inviata alla Rai il 17 gennaio abbiamo chiesto con fermezza che i ruoli di primo piano NON siano affidati a soli uomini: Amadeus sempre affiancato da Tiziano Ferro e Fiorello e le donne (scelte perché bellissime)  NON siano solo elementi di contorno. Inoltre, le presenze degli  artisti devono essere valutate attentamente anche dal Comitato di controllo previsto dal Regolamento del Festival.”.

DonneinQuota e Rete per la Parità si occupano da anni di sessismo nei media e in particolare nella televisione pubblica e grazie anche ai loro contributi il Contratto di Servizio Pubblico è il più avanzato della storia della RAI. Le due associazioni, in sintonia con le tante proposte avanzate da più parti, attendono una dichiarazione ufficiale della RAI a smentita e rettifica di quanto preannunciato in Conferenza stampa e le necessarie modifiche al programma e alla presenza degli artisti.

Italia, 20 gennaio 2020

Contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – cell. 3356161043


Al Presidente Rai, Marcello Foa

All’Amministratore Delegato RAI, Fabrizio Salini

e p.c.

Al Consiglio di Amministrazione RAI,:

Rita Borioni, Beatrice Coletti, Riccardo Laganà, Igor De Biasio, Giampaolo Rossi

Al Presidente e ai componenti della Commissione parlamentare di vigilanza RAI

Al Vicedirettore Marketing RAI Giovanni Scatassa

Alla Ministra alle Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti

Italia, 17 gennaio 2020

OGGETTO: FESTIVAL DI SANREMO 2020 – DICHIARAZIONI INACCETTABILI DI AMADEUS

Egregio Presidente Foa ed egregio Dr. Salini,

come associazioni che si occupano da anni del contrasto al sessismo nei media e in particolare nella televisione pubblica – grazie ai nostri contributi il Contratto di Servizio Pubblico Rai-Mise 2018-2022 è il più avanzato della storia della RAI, - esprimiamo un profondo disappunto in merito alle dichiarazioni sessiste del direttore artistico e conduttore Amadeus nella Conferenza stampa di presentazione del Festival e la nostra preoccupazione per le presenze e i ruoli annunciati.

A questo proposito, in piena sintonia con le tante proteste avanzate in questi giorni, chiediamo con fermezza, oltre a una dichiarazione ufficiale a smentita e rettifica, che i ruoli di primo piano NON siano affidati a soli uomini (Amadeus affiancato da Tiziano Ferro e Fiorello) e le donne NON siano semplicemente elementi di contorno e che le presenze di artisti siano valutate attentamente.

Quanto dichiarato e preannunciato da Amadeus, per la prima volta non affiancato dal Direttore di Rete, non è in linea con il Contratto di Servizio Pubblico 2018-2022 per i seguenti motivi:

- non è rispettata la dignità della persona (Principi generali, art.2 punto e);

- non vengono superati gli stereotipi di genere al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione (art. 2 punto g)

- non vengono promossi modelli di riferimento per i minori, femminili e maschili, paritari e non stereotipati (art. 8 punto c)

È completamente disatteso l’articolo 9, che riportiamo integralmente:

Art. 9 Parità di genere

1. La Rai assicura nell'ambito dell'offerta complessiva, diffusa su qualsiasi piattaforma e con qualunque sistema di trasmissione, la più completa e plurale rappresentazione dei ruoli che le donne svolgono nella società, nonché la realizzazione di contenuti volti alla prevenzione e al contrasto della violenza in qualsiasi forma nei confronti delle donne.

2. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Rai si impegna a:
a) promuovere la formazione tra i propri dipendenti, operatori e collaboratori esterni, affinché in tutte le trasmissioni siano utilizzati un linguaggio e delle immagini rispettosi, non discriminatori e non stereotipati nei confronti delle donne;
b) non trasmettere messaggi pubblicitari discriminatori o che alimentino stereotipi di genere;
c) realizzare il monitoraggio e il relativo resoconto annuale, che consenta di verificare il rispetto della parità di genere nella programmazione complessiva. Il resoconto annuale e' pubblicato nel sito internet dell'azienda ed e' trasmesso al Ministero, all'Autorità', alla Commissione, entro quattro mesi dalla conclusione dell'esercizio precedente.

Attendiamo una risposta urgente, in mancanza della quale preannunciamo altre azioni a contrasto delle pratiche discriminatorie di genere segnalate e per il rispetto del Contratto di Servizio.

Donatella Martini                                             Rosanna Oliva

Presidente DonneinQuota                      Presidente Rete per la Parità

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